@Ecocucina: la sostenibilità è una scelta #greenheroes

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La Sostenibilità

La sostenibilità è un argomento difficile. A parole siamo tutti impegnati in prima linea per salvare il Pianeta… nei fatti, ci scontriamo spesso con abitudini che sembra impossibile cambiare e con il senso di impotenza delle nostre piccole azioni paragonate al comportamento del resto del mondo. Tanto che alla fine la domanda che viene spontaneo porsi è se sia davvero possibile fare la differenza come singoli.

Quando abbiamo deciso di formulare il nostro primo shampoo solido siamo partiti proprio da qui: dalla volontà di creare qualcosa di piccolo ma concreto, che entrasse a far parte della nostra quotidianità e ci aiutasse a cambiare modo di pensare e di agire. Perché anche la goccia più piccola, giorno dopo giorno, può scavare la pietra: a maggior ragione tante piccole azioni, insieme, possono davvero salvare il mondo. 

Una filosofia che rispecchia quella di Lisa Casali, scienziata ambientale e scrittrice (“chiamatemi Lisca”, diceva sul suo blog di cucina sostenibile). "Ho scelto di partecipare al progetto #GreenHeroes perché condivido l’importanza di piccoli gesti virtuosi quotidiani: l’importante è farli diventare nuove buone abitudini e non solo gesti isolati" – spiega Lisa, anzi, @ecocucina, a proposito del suo impegno con Yves Rocher -. "Credo nel potere dell’ispirazione e anche del provare su di sé quanto si vede funzionare su persone simili a noi”. 

Il suo piccolo gesto, poi diventato abitudine virtuosa, è nato rovesciando un comportamento quotidiano: non buttare più via gli scarti della verdura, ma provare a riutilizzarli. “Tutto è cominciato una sera a tu per tu con un carciofo" – ha raccontato sul suo blog -. "Lo stavo pulendo meccanicamente quando mi sono sorpresa nell’automatismo di buttare via tutto lo scarto, chiedendomi se non ci fosse un’alternativa nel loro utilizzo. Da quella sera la mia vita è cambiata, ho cominciato a mettere in discussione tutto il nostro modo di mangiare e cucinare per sperimentare un modo nuovo, che coniugasse una volta per tutte salute e sostenibilità.

Da quella piccola presa di coscienza (trovare un’alternativa al gambo e alle foglie esterne del carciofo) è nato il suo progetto. Che segue una filosofia ben precisa: Cercare la scelta più green in tutto quello che faccio – spiega -. La mia mission è mettere in discussione tutte le scelte che facciamo ogni giorno: dal cibo, ai mezzi di trasporto, ai modi per pulire casa, fino a cosa fare per ridurre la plastica. Non c’è nessun aspetto del nostro stile di vita che non finisca sotto la mia lente d’ingrandimento”. Tanto che dal 2005, anno in cui per la prima volta si era interrogata su come riutilizzare quegli scarti che altrimenti vengono buttati, il suo progetto è cresciuto enormemente: “È diventato ben presto uno stile di vita a 360°, di cui le bucce restano il simbolo e il mantra: mettendo in discussione abitudini consolidate, come quella di scartare le bucce, buttando via delle volte fino al 50% di frutta e verdura, si hanno non solo benefici ambientali, ma anche economici e per la salute”.

mercato

 

D’altra parte la lotta allo spreco alimentare è una delle istanze più sentite dalla nostra società: sappiamo che molto del cibo che viene prodotto quotidianamente viene buttato, ma spesso non riusciamo a contrastare questo modo di fare. Per questo ogni soluzione per ridurre lo spreco è così importante: in questa direzione si muove anche il Progetto Recup di Rebecca Zaccarini, iniziativa che si è aggiudicata il primo premio della quinta edizione italiana di Terre de Femmes.

Il premio della Fondazione Yves Rocher che da 20 anni celebra la forza delle donne impegnate in tutto il mondo in progetti a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Recup funziona in modo semplice: i volontari recuperano il cibo che andrebbe buttato all’Ortomercato di Milano, o nei mercati all’aperto di quartiere, lo dividono tra commestibile e non, e infine lo ridistribuiscono a chiunque voglia prenderlo. In questo modo durante i mesi dell’emergenza Covid-19 hanno aiutato quasi 16.000 persone ogni giorno.

Ovviamente la #GreenAction di @ecocucina non poteva che essere quella da cui tutto è iniziato: non buttare via le bucce! “Ho scelto di ispirare nelle persone la sfida di non scartare bucce, gambi e foglie di frutta e verdura per una settimana – spiega -. La speranza è che diventi una piacevole scoperta per chi proverà questa sfida con me e che si consolidi come nuova abitudine”. Bello, ma… non è un po’ poco? “Questo gesto può sembrare ininfluente rispetto ad altri temi, ma la percezione cambia se pensiamo che frutta e verdura sono alla base della nostra alimentazione e che l’acquisto settimanale pro capite consigliato è di 5 kg di verdura e 2 kg di frutta – risponde -. Mediamente scartiamo il 50% di frutta e verdura che sono in realtà commestibili, questo comporta la produzione di circa 182 kg pro capite all’anno di rifiuti organici che potrebbero essere evitati con grandi benefici in termini di risparmio di acqua potabile, tutela del suolo fertile, riduzione dei gas serra e di emissioni inquinanti. Ecco perché è importante imparare un nuovo modo di cucinare”.

shampoo

 

E' un nuovo modo di lavarsi i capelli? Abituati da una vita allo shampoo in flaconi, molti fanno resistenza all’idea di provare uno shampoo solido. @ecocucina, però, tranquillizza anche i più restii al cambiamento: “Personalmente mi trovo benissimo con lo shampoo solido e lo trovo particolarmente pratico sia a casa come in viaggio perché occupa poco spazio. Da un punto di vista ambientale lo shampoo solido batte quello tradizionale liquido 10 a 1, e questo è decisamente un buon motivo per provarlo subito”.

Quali altre caratteristiche deve avere un buon prodotto per la detersione e la cura dei capelli? “Uno shampoo deve essere composto di ingredienti di origine naturale, per lo più biodegradabili”. Ma non è tutto qui: “Il packaging è un problema perché tipicamente la durata del prodotto è nettamente inferiore rispetto a quella del suo contenitore: se pensiamo che uno shampoo viene usato nel giro di qualche mese, il suo contenitore permarrà nell’ambiente per centinaia di anni. Per questo motivo è particolarmente importante usare il più possibile prodotti solidi, con il minore imballaggio possibile. Un prodotto solido comporta anche un maggiore risparmio di acqua nel risciacquo e dura almeno il doppio rispetto a un analogo liquido”.


Scopri di più sui nostri Green Heroes:
www.yves-rocher.it/green-heroes-shampoo-solido